A Pretoro rivive la leggenda di San Domenico e il Lupo

Come ogni anno il comitato organizzatore e tutti i cittadini di Pretoro invitano tutti a partecipare alle giornate del 2 e 3 maggio per festeggiare insieme San Domenico Abate.

Dagli inizi del XX secolo, la prima domenica di Maggio ha luogo una delle rappresentazioni sacre più antiche e suggestive: “Il Miracolo de Lu Lope”. Pretoro, ogni anno, si fa scenario della caratteristica festa abbracciando la leggendaria messa in scena del miracolo e la particolare tradizione dei serpenti che adornano il collo e le braccia dei pretoresi.

Caratteristici sono anche i “laccetti”, braccialetti di cotone e fili colorati, realizzati ad uncinetto dalle donne del paese, che vengono benedetti e per tradizione simboleggiano la protezione di San Domenico da mal di denti e dai morsi dei serpenti. Il culto del Santo si rifà al racconto popolare il quale narra che tra i boschi della Maiella, nei pressi di Pretoro, il giovane Domenico, eremita, si imbatté in una coppia di boscaioli disperata poiché il loro piccolo figlio era stato rapito da un lupo in fuga.

Il Santo allora, colpito e commosso da quella disperazione, si rivolse al lupo lontano e questo smise di correre e ammansito portò il bimbo ai piedi dei genitori. I pretoresi da qual momento furono devoti al Santo e gli dedicarono questo sentito giorno di festa. La messa in scena è commovente e fa scendere ogni anno una lacrima agli spettatori.

Gli attori Silvino Filoso (Marito), Vincenzo Di Felice (Moglie) e Luca Pellegrini (Lupo) si tramandano il ruolo di padre in figlio e, il piccolo in fasce viene interpretato dall’ultimo bimbo nato in paese nel mese di Febbraio; quest’anno sarà il piccolo Gabriel Palmerio. Il tutto è intensificato dalla voce fuori campo di R. Fraticelli che dal 1965 accompagna la sentita tradizione. L’Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia ha riconosciuto l’evento Patrimonio immateriale d’Italia.

Il paese di Pretoro, ha radicato in ogni singolo cittadino, un affetto particolare per questa occasione, per il Santo e, per la magnifica figura del lupo. Quest’anno, dunque, il Comune di Pretoro con la collaborazione del Parco Nazionale della Majella ha deciso di affiancare all’aspetto tradizionale e mai banale, un interessante evento: “In bocca al Lupo”. Lungo le stradine del borgo sarà possibile seguire le orme della dantesca fiera attraverso una mostra itinerante con due percorsi. Il percorso scientifico letterario presenterà raccolte di fiabe, film, tradizioni, detti e proverbi.

Il percorso fotografico si svilupperà in pannelli,

proiezioni e allestimenti scenici. Immancabile sarà uno spazio riservato interamente ai bambini che potranno dilettarsi con escursioni a loro dedicate, laboratori e spettacoli (Tutti gli orari e i dettagli sono disponibili sul sito del comune di Pretoro) Una ricorrenza come questa è ormai rara nel contesto di tutti i giorni; tra caos e fretta, riscoprire il valore di feste popolari, guardare il lato caratteristico e più intimo di un paese fa sempre un certo effetto.