CARTOLINE DALL’ITALIA

Ancora, prosegue l’iniziativa intrapresa dall’Ufficio Relazioni Esterne del Circolo Sociale Italia Unita su Il Postino L’obiettivo è sempre quello di capire cosa succede oltreoceano alla nostra amata Penisola. Stiamo ricevendo tanti riscontri positivi, segno che questa rubrica è di vostro gradimento.Non c’è modo migliore per andare avanti, se non il consenso del nostro pubblico. Buona lettura.

Dopo il decreto sul terremoto, il Presidente Renzi è tornato ad Amatrice, ad Accumoli e ad Arquata. Fortunatamente, per il momento, rispetto ad altre vicende del passato, non ci sono polemiche e si sta lavorando tutti insieme, bene, per queste terre. Per l’Italia. Il Governo aveva garantito che non li avrebbero abbandonati una volta spente le luci delle telecamere, e così è stato.

Lo si sta facendo tutti insieme, con gli italiani che in queste vicende mostrano il loro volto migliore. Anche se non ne parla più nessuno, loro, gli italiani, sono sempre lì, con il cuore e con la concretezza.

Ecco, allora, il nostro grazie a tutti quelli che stanno lavorando duro.

E’ notizia di questi giorni che il Governo ha fatto la legge di stabilità.

Ci sono molte buone notizie e chi si lamenta dei tanti bonus e che, forse, lo fa perché rimpiange la stagione dei malus. La stagione in cui le finanziarie servivano a prendere soldi agli italiani, anziché a restituirli.

C’è un’altra buona notizia: l’aumento di due miliardi dei fondi per la sanità.

Che scritta così sembra una cosa burocratica. Ma vuol dire più soldi per i farmaci oncologici innovativi, cioè più anni di vita per i malati di alcuni tumori. Più soldi per epatite C o per i vaccini.

Ma vuol dire anche più medici e più infermieri giovani; e così, grazie al lavoro del  CONSIP (il Consip è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana), in Italia stiamo abbattendo le spese, riducendole ai costi standard e dunque aumentano gli spazi per i servizi.

Sono aumentate anche le pensioni basse: non saranno 80 euro al mese ma sono un aiuto vero per chi vive al minimo. E soprattutto è stata prevista una misura organica e strategica sulla competitività e l’Industria 4.0.

Il deficit è al livello più basso degli ultimi dieci anni, il debito è stabilizzato.

La lotta all’evasione ha raggiunto nel 2015 il record di tutti i tempi con quasi 15 miliardi recuperati: ma, la cosa interessante è che non lo si fa più con il modello punitivo del passato, che puntava su un sistema vessatorio: l’attuale strategia è quella che il cittadino va coinvolto prima, non stangato subito.

Il bonus sismico e ristrutturazione sarà esteso ai condomini e agli alberghi e la scuola a cominciare da quella dell’infanzia si farà sul modello Reggio Emilia.

La ricerca e l’agricoltura, si può fare meglio?

Sì, sempre. Ma intanto lo si sta facendo.

Sono state liberate le risorse per le periferie, sia nel versante sport che nel versante dei comuni. Il fatto di aver finanziato tutte le proposte dei comuni capoluogo sulle periferie (di tutti i colori politici: da Roma a Torino, da Napoli a Milano, da Palermo a Trieste) dimostra ancora una volta che il Governo vuole lavorare insieme con tutti, a prescindere dal colore politico.

In conclusione, quello che vorremmo chiedervi e che personalmente riteniamo fondamentale, è chiedere che gli italiani entrino nel merito.

Leggano il quesito referendario perché la risposta Sì o No non è una su una domanda a caso, ma sulla riduzione dei posti e dei costi della politica, sul bicameralismo, sul CNEL. Se stiamo sul merito, poi saranno gli italiani a decidere.

È sempre lo stesso approccio. Tu fai una legge di stabilità e anziché dibattere nel merito si chiedono: ma chissà cosa c’è dietro.

Tu fai una riforma costituzionale e anziché dibattere nel merito si chiedono: ma chissà cosa c’è dietro. Noi invece ci domandiamo che cosa c’è davanti, il merito del quesito, il futuro dell’Italia e degli italiani. Chi si domanda sempre cosa c’è dietro ai complotti. Chi si domanda cosa c’è davanti ai cittadini.

La differenza tra fare polemica e fare politica, in fin dei conti, è tutta lì.

L’Italia sta guidando l’Europa su Marte e la sonda Schiapparelli è ammartata.

Da mercoledì l’Europa è sul pianeta rosso, prima a farlo dopo gli Stati Uniti.

Questa missione spaziale di straordinaria importanza vede l’Italia come Paese leader, anche nei finanziamenti, e Torino come capitale del progetto. È una cosa enorme, non valorizzata a sufficienza.

Si dirà: ma che senso ha andare su Marte quando l’Europa talvolta non riesce a entrare nelle periferie delle sue capitali? Vero. Ma l’umanità va avanti solo se qualcuno indica obiettivi ambiziosi e prova a raggiungerli. Non c’è contrasto tra investire sulla ricerca e lavorare contro la povertà.

Altrimenti si vive di piccolo cabotaggio, come vorrebbero i minimalisti.

Che con la scusa di pensare ai tanti problemi di ogni giorno si dimenticano quale grande sia la loro responsabilità verso il nostro futuro. L’Italia che abbiamo in mente aumenta il fondo per la non autosufficienza ma investe sempre di più in ricerca e innovazione.

Non si dice No al futuro, non rinuncia alle sfide solo perché sono impegnative, mai.

a cura dell’ Ufficio Relazioni Esterne del Circolo Sociale Italia Unita