La Vecchia Signora cala il poker … e un Asso di Coppe

Con la vittoria sul campo della Sampdoria, sabato 2 maggio, la Juventus ha matematicamente vinto - con relativa facilità e un cospicuo vantaggio sulle avversarie - il quarto scudetto consecutivo, 33mo sul campo.

Eppure le improvvise dimissioni all’inizio del precampionato di Antonio Conte, artefice dei primi tre scudetti, l’ultimo dei quali con il record di punti, fecero pensare al peggio, ipotizzando una stagione difficile a favore delle rivali Roma e Napoli.

ORAZIO RIZZI

Il sostituto, Massimiliano Allegri, arrivò tra tante perplessità e contestazioni da parte dei tifosi per la precedente esperienza sulla panchina del Milan.

La sua conquista della Juventus è iniziata in punta di piedi.

“Conquisterò i tifosi con il lavoro e i risultati” fu il suo biglietto da visita.

Nessuno stravolgimento tattico: egli ha studiato e osservato tutto e tutti per poi apportare gradualmente le modifiche, un pezzo alla volta.

In soli nove mesi ha conquistato tifosi, giocatori e società riuscendo a fare addirittura meglio di Conte con la finale di Coppa Italia e quella più prestigiosa di Coppa dei Campioni, conquistata a spese del club più ricco del mondo, il Real Madrid, e contro ogni pronostico iniziale.

Se la Juve di Conte, che a distanza di pochi mesi appartiene già al passato, sarà ricordata per il ritmo e intensità frenetici con i quali aggrediva la partita, quella di Allegri si riconosce per la flemma con cui gestisce lunghi tratti di partita, una sorta di risparmio energetico fatto di possesso palla.

Onori, dunque, a Massimiliano Allegri che, comunque andranno a finire le due finali, ha ridato lustro internazionale alla Juve e al calcio italiano.

  1. Onore al pubblico madrileno che ha tributato la standing ovation a Pirlo nel momento della sostituzione, come accaduto anni fa in una simile circostanza nei confronti di del Piero. Sarebbe bello assistere a simili manifestazioni di vera sportivita’ anche negli stadi italiani.

By: oerre