INTERVISTA A GIUSEPPE PASIAN

Mr.Giuseppe Pasian è stato recentemente nominato “Uomo dell’anno 2015 della Settimana Italiana di Ottawa. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato dal Comitato Esecutivo della Settimana Italiana, presieduto dal Sig.Claudio Pagani, a seguito di valutazione delle “nominations” presentate dalla locale comunità italiana. Il premio sarà consegnato durante la Serata di Gala della Settimana Italiana, che si terrà il prossimo giugno.

Cosa significa per lei questo premio?

Nel passato ho visto tante persone premiate e mi sono sempre chiesto cosa si provasse. Per me rappresenta una grande soddisfazione, perché vuol dire che la comunità italiana ha riconosciuto il lavoro che ho fatto in questi anni.

GIUSEPPE PASIAN

Cosa esattamente pensa di aver fatto per guadagnare questo riconoscimento?

Pensando alla mia vita, posso dire che il volontariato è sempre stato per me un bisogno, sin da quando ero bambino.  Più precisamente ho sempre desiderato e ho sempre cercato di riunire gli amici e, in genere, la gente che conoscevo. Ricordo che quando ero ragazzo, pur non avendo tanti soldi a disposizione, organizzavo delle bellissime feste, a cui tutti volevano partecipare. Qui a Ottawa negli anni ’60 facevo parte del Comitato del Circolo Giovanile Italiano e anche lì mi sono sempre adoperato  per creare occasioni per stare insieme con gli altri giovani della comunità.

Negli ultimi anni e, in particolare quest’anno, quale attività ha svolto per la comunità?

Sono stato  e sono ancora impegnato nell’Associazione degli Emiliani, di cui quest’anno sono stato nominato Vice Presidente. Negli ultimi sei anni ho svolto attività di volontariato per la Chiesa di Sant’Antonio. Insieme ad altre persone sto ultimando un libro per il centenario di questa Chiesa. Praticamente non dico mai di no quando c’è un evento comunitario.

Qual è il suo fiore all’occhiello?

Senz’altro il Carnevale dei Bambini, che è nato con l’intento di riunire 25 associazioni regionali e il Congresso Italocanadese  in un evento che coinvolge i bambini, appunto.

Lei è stato recentemente eletto quale membro - peraltro è stato il più suffragato ! -  dei COMITES, di cui è Vice Presidente. Quale contributo pensa di dare in questo ruolo?

Certo non abbandonerò mai le cose iniziate. Vorrei essere concretamente il portavoce delle esigenze della nostra comunità.

Lei è anche Responsabile del Membership del Circolo Sociale di Ottawa Italia Unita. Cosa significa per lei e perché ha deciso di intraprendere questo percorso?

Abbiamo deciso di costituire questo gruppo di lavoro, con lo scopo, ancora una volta in linea con la mia filosofia di vita, di creare un’armonia tra gli uomini e le donne della nostra comunità italiana. Penso che la mia posizione nel Circolo è quella più adatta alle mia attitudine di coinvolgere e unire le persone. Più andiamo avanti in questo progetto e più io sono convinto ed entusiasta.

Quindi il premio come “Uomo dell’anno” è un punto di arrivo o un punto di partenza?

Siamo ancora in viaggio.

In tutta sincerità, se non fosse stato nominato Giuseppe Pasian, lei a chi avrebbe dato questo riconoscimento?

A mia moglie Silvana, per la sua costante collaborazione e  per tutto il tempo che ho sottratto a lei e ai miei figli.

Sogni nel cassette?

Per essere sincero, ho avuto tanto dalla vita. Mi piacerebbe vedere qui a Ottawa una comunità italiana compatta. Con il nostro nuovo Circolo il mio sogno si sta avverando e spero che le donne e gli uomini della comunità comprendano l’importanza di quello che stiamo realizzando.

Un’ultima domanda. C’è una domanda che vorrebbe le facessi?

Mi piacerebbe che mi chiedesse come mai ho sempre sentito questo bisogno di cercare di riunire le persone. Le risponderei che più che un bisogno, è stato ed è un fortissimo desiderio vedere la nostra bellissima comunità italiana più unita e più forte, perché insieme non ci sono limiti.

di Angela Maria Pirozzi