I più importanti imprenditori Umbri hanno partecipato a Spoleto all’incontro sulle eccellenze nella sala del Centro italiano di studi sull’alto medioevo.
Il convegno è stato moderato da Giorgio Mulè.
La prima a prendere la parola è stata la Marcucci, direttore per l’Umbria dell’Associazione nazionale bonifiche, per parlare della realizzazione pista ciclabile a Spoleto: “Con questo progetto abbiamo coniugato il recupero del territorio con lo sviluppo. Adesso andremo avanti su questa strada, in piena collaborazione con l’amministrazione della città”.
Mulè ha poi introdotto Chiara Bruni, responsabile della comunicazione per la Cobat, il Consorzio obbligatorio per le batterie al piombo esauste e i rifiuti piombosi: “Ci augurimo che la parola rifiuti non venga più utilizzata. Vorrebbe dire che nostre aziende riescono a riciclare e recuperare tutto. Il prodotto così avrebbe una nuova vita. Per realizzare questo sogno bisogna però dialogare con le amministrazioni e cittadini”.
All’incontro è intervenuta anche Lucia Cortini, responsabile area mercato Umbria Enel: “Nella regione la sensibilità ai temi dell’efficienza energetica si sta sviluppando sempre di più. E per Spoleto incentivare la mobilità elettrica sarebbe un’occasione straordinaria per preservare l’ambiente circostante”.
Mulè ha poi introdotto i grandi imprenditori della città umbra.
A partire da Olga Urbani, che guida Urbani Tartufi, azienda leader del settore con oltre il 60 per cento della produzione mondiale. Urbani è nata 153 anni fa a Scheggino, a pochi chilometri da Spoleto: “Facciamo oggi oltre 600 prodotti tartufati” spiega Olga Urbani. “Abbiamo aperto sei filiali in America, che hanno trasformato l’azienda in una multinazionale da 70 milioni di fatturato all’anno”. “Come vi vedete tra dieci anni?” le domanda Mulè. “L’espansione in Cina” risponde Urbani. “Vorrei che il tartufo entrasse nella loro cultura. A breve apriremo una filiale anche lì. E poi, in generale, mi piacerebbe democratizzare il tartufo: chiunque deve poter assaggiarlo almeno una volta nella vita”.
La parola è poi passata a Riccardo Cereda, direttore generale della Monini, altra azienda simbolo del territorio spoletino, che produce uno degli extravergine d’oliva più famosi d’Italia: “Il primo ingrediente per il nostro successo è la passione. La famiglia Monini è un grande esempio di attaccamento al territorio. Da tantissimi anni sponsorizziamo tutte le squadre della città. E poi siamo vicini al Festival dei due mondi, con il recupero di Casa Menotti, diventata una sorta di museo della manifestazione”.
Tra le eccellenze spoletine ci sono però anche aziende che puntano tutto su innovazione e tecnologia. Come Solgenia, azienda di software nata vent’anni dall’idea di imprenditori, in un sottoscala di Spoleto. “I nostri prodotti sono immateriali, in continua e veloce evoluzione” Ermanno Bonifazi, amministratore delegato della società. “Per questo concentriamo i nostri sforzi sulla ricerca. Una scommessa che ci ha premiato. Adesso abbiamo 150 dipendenti. E siamo in Usa, Messico e
Canada”.
Ha concluso l’incontro Alberto Zuccari, fondatore di Qfp, azienda nata nel 2002 che progetta sistemi robotizzati per la scansione tridimensionale e portelloni aerei. Lavora, tra gli altri, per Augusta Westland, Fiat, Alenia. “Cerchiamo di lavorare moltissimo sull’innovazione. Abbiamo una sede a Spoleto, dove lavorano molti giovani”. “Cosa chiedereste al territorio?”, domanda in chiusura Mulè “Incentivare la banda larga: per noi sarebbe un risparmio enorme. Diventerebbe un vero volano per Spoleto”.