Tradizioni italiane

Giuseppina Iezzi, nasce in Canada da genitori abruzzesi. Suo padre era di Rapino, sua madre è di Pretoro, due paesi situati alle falde della Maiella in provincia di Chieti. Ha l’opportunità di abitare in Italia durante la propria adolescenza, di crescere e vivere le esperienze del paese natio dei genitori, completando gli studi prima di rientrare in Canada nel 1971. Dell’Italia ha uno splendido ricordo, la gente, le città, la campagna, la gastronomia, le tradizioni e le usanze.  Ed è proprio da una tradizione tutta italiana, festeggiata l’8 maggio a Rapino - la festa della Madonna di Carpineto - che Giuseppina ha un ricordo straordinario.Un ricordo nitido nella memoria che la vede fanciulla, protagonista, aspettare con ansia, insieme alle proprie amiche la festa della Madonna, per prendere parte alla processione vestite da verginelle.  « Ci si preparava settimane in anticipo perché si doveva andare di casa in casa, dai paesani, a chiedere gioielli d’oro in prestito, che poi le nostre madri cucivano sopra il vestito bianco che si indossava il giorno della festa ».

Rapino

A Rapino, nel giorno della festa, c’era un grande viavai di gente che veniva, dai paesi limitrofi per visitare il Santuario della Madonna di Carpineto. La chiesa dista solo tre case dalla casa paterna di Giuseppina, in quel di Rapino, e la cui strada ha il nome di “Via Madonna di Carpineto”. Ed è proprio in occasione della festa che, il 16 aprile 2003, Giuseppina Iezzi decide di dedicare una poesia alla Madonna: parole semplici, che partono dal cuore, per arrivare al cuore. Al cuore di una Mamma.

 

Poesia dedicata alla Madonna di Carpineto
A Rapino, paese del Chietino,
ogni anno, l’otto Maggio
alla Madonna di Carpineto
si rende omaggio.
Fu in quel giorno che la Sua imagine
apparve sopra un carpine.
Un fanciullo pastorello
al parroco fece appello
perchè dell’accaduto lo volle avvisare,
ma la Madonna di Carpineto in contrada “Piano” volle stare.
Fedeli vicini e lontani Le fanno onorificenza
per commemorare la pia ricorrenza.
Dalla Chiesa San Lorenzo s’avvia la processione
per raggiungere il luogo dell’apparizione.
Vestiti di bianco sfilano i pargoletti,
fingono da verginelle e angioletti,
ornati da monili d’oro
indossano simboli del loro dono.
Con canti e preghiere i fedeli La invocano,
La lodano e La implorano.
Le rendono omaggio
ogni anno l’otto maggio

By: Giuseppina Iezzi