Una storia d’amore importante, quella di Delia Giollo e Luigi Dal Grande, classe 1936, entrambi veneti, caratterizzata dall’amore comune per le cose semplici.
Si conoscono nel 1969 nel paese di Delia, Onè di Fonte, ed è subito colpo di fulmine; dopo un anno di sposeranno e dalla loro unione,
nasceranno Roberto e Davide, rispettivamente nel 1972 e nel 1974.
Trasferitisi in Canada, Luigi continua la sua attività di restauratore ebanista lavorando per il Governo Canadese, (lavorerà per tutta la sua carriere per “Park Canada” l’ente che oggi conosciamo come “Heritage Canada”).
E’ un lavoro importante quello del restauratore che permetterà a Luigi di essere costantemente a contatto con la storia del Canada, di amarla e, restaurandone i ricordi più importanti, di tramandarla ai posteri.
E’ molto apprezzato nel suo ambiente di lavoro, al punto che le spiccate doti professionali lo porteranno ad avere un rapporto personale di amicizia con il Primo Ministro Trudeau, all’indomani della realizzazione - da parte di Luigi - dello studio personale dello statista Canadese.
Sarà solo una decina di anni dopo il suo matrimonio che lo spirito artistico di Luigi verrà fuori in tutta la sua straordinaria ispirazione: la mamma sarà la sua prima musa.
Le dedica un’opera eccezionale di intaglio e intarsio nel legno: dalle sue preziose mani si generano tutta una serie di personaggi legati alla sua infanzia che, inseriti adeguatamente in scenari dell’epoca, genereranno scene di vita ambientate negli anni 40 e degli anni 50.
Ingegno italico e gusto ebanistico si fondono insieme per dar vita a straordinarie immagini che riescono a far riaffiorare nella memoria degli uomini, ricordi indelebili.
Le sue opere, inizialmente spontanee, assumono sempre più la forma di progetti ingegneristici: ideazione, pianificazione, progettazione e, finalmente la realizzazione.
E in tutto questo, il suo consulente silenzioso resta la sua amata Delia che, con la pazienza tipica delle donne italiane, suggerisce, conforta e appoggia l’operato di Luigi.
Alla fine, dall’ingegno di Luigi Dal Grande nasceranno circa 6 opere, tutte originali, tutti pezzi unici: l’ultima opera, in ordine cronologico sarà la sua famosa “Gondola”, realizzata in occasione dell’arrivo a Ottawa di una vera Gondola veneziana.
Oggi, Delia, rimasta sola prematuramante, ha deciso di donare tutte le opere più importanti del marito al Museo della Civilizzazione e grazie anche alla collaborazione del Coordinatore del Museo, il Dr. Mauro Perezzini, tutti noi avremo la possibilità di renderci conto personalmente della grandezza del Maestro Luigi Dal Grande.