Taglio del nastro stamattina per L’Istituto Confucio dell’Università di Macerata, che nasce nella nostra città grazie alla collaborazione tra l’università di Macerata e la Normal University di Pechino, con il sostegno dell'Ufficio Nazionale per l'Insegnamento del Cinese come Lingua Straniera del Ministero dell'Istruzione Cinese (HANBAN).
La cerimonia stamattina nell’Aula magna dell’università di Macerata con la presenza dell’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Ding Wei, la presidente del Consiglio dell'Università Normale di Pechino Liu Chuansheng, il rettore dell’Università di Macerata Luigi Lacchè, il presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca, il prefetto Vittorio Piscitelli, il sindaco Romano Carancini ed il presidente della Provincia Gianni Pettinari.
“Un momento significativo, per la città di Macerata – da detto il sindaco Carancini portando il suo saluto - in quanto l’Istituto Confucio rappresenta un ulteriore ed importante tassello per la crescita e lo sviluppo della città di Macerata quale polo privilegiato nei rapporti culturali e scientifici con la Cina”. “Nei nuovi scenari di sviluppo della città, avviati con le celebrazioni del IV centenario ricciano, sulla via della collaborazione e del dialogo con la Cina e con l’Oriente, aperta 400 anni fa da padre Matto Ricci, la città di Macerata si conferma fulcro importante di azioni aperte verso l’Oriente, per cogliere opportunità di crescita e sviluppo reciproco con i partner cinesi nei diversi settori”
Il legame della popolo cinese con la figura di Matteo Ricci è stato sottolineato dall’ambasciatore Ding Wei, che ha detto come la Cina guardi con grande interesse alla collaborazione culturale con l’Italia, nell’ambito della quale si colloca la nascita dell’Istituto Confucio che il governo cinese sosterrà con un programma di finanziamento pluriennale.
L’Istituto Confucio - diretto dal prof. Giorgio Trentin, ricercatore di Lingue e letterature della Cina e dell'Asia sud-orientale - è l’unico nelle Marche e nelle regioni adriatiche del centro sud. Affiancandosi ai corsi universitari già presenti nell’università di Macerata nel settore delle lingue, diventerà un luogo di incontro tra la cultura cinese e quella italiana, fondamentale anche per le relazioni economiche tra le Marche ed i partner cinesi. Sarà rivolto infatti ai giovani studenti, ma anche agli imprenditori per poter accedere alla formazione ed alla comprensione più profondamente di un paese quale la Cina, sempre più determinante nella scena mondiale.
Fino al 5 ottobre a Macerata si svolgeranno iniziative di conoscenza della cultura cinese, con mostre, convegni, rassegna cinematografica e concerti. Il programma su www.comune.macerata.it o www.unimc.it/confucio. (ap)